News e Avvisi

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Chiusura del Conservatorio a seguito degli eventi sismici del 24 e 25 ottobre 2025

In adesione all’Ordinanza Commissariale n. 634 del 2025, tutte le attività saranno sospese nella giornata di lunedì 27 Ottobre.

Di seguito il Decreto Direttoriale.

decreto chiusura conservatorio causa sisma-signed

News e Avvisi, Rassegne ed Eventi

Convegno Internazionale di Studi Una capitale di molti forestieri. Musicisti europei a Napoli nel Cinquecento (Avellino-Napoli, 29-30 ottobre 2025).

Si terrà ad Avellino e Napoli il prossimo 29 e 30 ottobre 2025 il Convegno Internazionale di Studi su tema Una capitale di molti forestieri. Musicisti europei a Napoli nel Cinquecento (Avellino-Napoli, 29-30 ottobre 2025).

Si tratta del primo grande convegno dedicato all’affascinante tematica della migrazione e presenza di musicisti stranieri attivi nella Napoli del Cinquecento.

Anche grazie alle politiche culturali dei viceré spagnoli, pronti all’ostentazione della culturapiuttosto che a quella delle armi, come era accaduto nella precedente età aragonese, la capitale del viceregno di Spagna attrasse uno stuolo di musicisti ed altre maestranze provenienti da ogni parte d’Europa. Particolarmente rappresentati furono i maestri di origine spagnola, tedesca e fiamminga. Essi contribuirono alla formazione e al consolidamento di attività musicali presso i palazzi vicereali, le diverse corti nobiliari, le cappelle musicali cittadine, le istituzioni assistenziali, le congregazioni e i luoghi della formazione.

Oltreché nella capitale, in molti furono attivi anche presso quelle corti che avevano sede in centri più distanti: si pensi alla presenza del musicista fiammingo Jacque de Wert, paggio alla corte dei marchesi Cardona, nobili di origine spagnola ad Avellino, o ai tanti altri stranieri, napoletani e regnicoli, attivi alla ‘corte’ di Gesualdo di Venosa presso il feudo di Gesualdo.

Il convegno ha come obiettivo quello di indagare la loro produzione musicale, i rapporti con le altre maestranze sia forestiere che regnicole, con la committenza, le scelte stilistiche, e quello di fornire un’ampia disamina suoi luoghi della musica della Napoli del Cinquecento.

Studiosi di chiara fama, provenienti da Università e Conservatori di Musica italiani e stranieri, si avvicenderanno nelle due giornate convegnistiche di Avellino e Napoli.

29 ottobre 2025 - AVELLINO - Aula Magna del Conservatorio Cimarosa 

Sede del convegno per il giorno 29 ottobre 2025 sarà l’Aula Magna “Mario Cesa” del Conservatorio Cimarosa dove i lavori si apriranno alle 9.30 con i saluti istituzionali della Presidente Giuliana Franciosa e della Direttrice Maria Gabriella Della Sala. Introdurrà i lavori il professore Agostino Ziino, presidente della Fondazione Istituto Italiano per la Storia della Musica di Roma. A questa seguirà una prolusione su tema La fonosfera di Napoli nel Cinquecento: voci di forestieri e regnicolitenuta daDinko Fabris, uno dei maggiori esperti di storia della musica del viceregno di Spagna, professore all’Università della Basilicata e professore emerito alla Leiden University.

 

La prima sessione, con inizio alle ore 11.00, avrà come tema Lecolonie di stranieri tra arte, istituzioni e aspetti sociali. Presiede Luisa Nardini, dell’Università di Austin-Texas.

Pierluigi Leone de Castris, tra gli storici dell’arte più noti ed autorevoli del panorama internazionale, presidente della scuola di specializzazione in Storia dell’Arte e Ordinario presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, presenterà un’ampia disamina dedicata a Limmagine di Napoli tra Cinque e Seicento e le "colonie" di artisti stranieri: pittori, incisori, topografi. Piero Ventura, docente alla Federico II di Napoli tratterà gli aspetti sociali e istituzionali della presenza degli stranieri nella Napoli del Cinquecento con una relazione su tema Immigrati e nationes a Napoli nel Cinquecento.

Un focus sulla nazione tedesca, comunità che vide protagonisti costruttori di liuto, maestri di cappella, stampatori, ma anche alabardieri e numerose altre maestranze migrate verso la Napoli spagnola, è proposto daLuigi Sisto, professore di Storia della Musica al Conservatorio Cimarosa e coordinatore scientifico del Convegno di Studi.

Chiude questa prima sessione l’intervento di Anne Marie Dragosits, docente alla Anton Bruckner Privatuniversität di Linz, dedicato alla presenza del nobile musicista Giovanni Girolamo Kapsperger a Napoli.

 

Nel pomeriggio, con inizio alle ore 15.00, i lavori proseguiranno con una sessione interamente dedicata ai compositori di origine spagnola. Intitolata Luoghi della musica e repertori, essa sarà presieduta da Dinko Fabris.

Gli interventi saranno quelli del professore Vicenç Beltran. Accademico dei Lincei, già professore ordinario alla Sapienza di Roma e professore onorario dell’Università di Barcellona, Beltran tratterà di poesia per musica nei canzonieri spagnoli di area meridionale.

John Griffiths, professore alla Melbourne University e Vice presidente della Società Internazionale

di Musicologia si occuperà di musica per liuto e per viola ed in particolare di presenze spagnole nel

manoscritto Barbarino della Biblioteca Jagiellońska di Cracovia.

Guido Olivieri, professore all’Università di Austin nel Texas analizzerà l’attività diStrumentisti a Napoli al tempo di Diego Ortiz e di Bartolomeo Le Roy, mentre Diego Cannizzaro, professore al Conservatorio di Caltanissetta, già professore a San Pietroburgo, si occuperà dell’eredità nel viceregno di Spagna di tastieristi spagnoli comeDiego Ortiz, Francisco Salinas, Bernardo Clavijo del Castillo, Sebastian Raval. Marco Giuliani, del Conservatorio di Bolzano, presenterà una inedita fonte laudistica proveniente da San Pietroburgo e contenente riferimenti a compositori di ambiente spagnolo attivi nella Napoli del Cinquecento. Chiuderà la sessione la presentazione di un Poster, curato da un gruppo di lavoro di studenti del Biennio in Musicologia del Conservatorio “D. Cimarosa”. Esso è dedicato a I luoghi della musica nella Napoli del Cinquecento.

 

Alle ore 18.00 i convegnisti si sposteranno nell’attigua Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, per il Concerto dell’Ensemble del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “D. Cimarosa”. Saranno protagonisti la violinista ungherese Monika Toth, insieme a Giovanni Rocca; Luciana Elzondo, viola da gamba, Valerio Latartara, viola da braccio, Gioacchino De Padova, violone, Ugo Di Giovanni, liuto, Pierfrancesco Borrelli, clavicembalo e direzione. Il programma prevede musiche di Diego Ortiz, Giovanni de Macque, Trabaci, Andrea Falconieri.

 

30 ottobre 2025 - NAPOLI - Sala Martucci del Conservatorio di San Pietro a Majella

I lavori proseguiranno il giorno seguente presso la Sala Martucci del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli.

I lavori di questa giornata di convegno saranno dedicati alla presenza di musicisti di origine franco-fiamminga presenti a Napoli nel Cinquecento. Un’ampia panoramica prenderà in considerazione i maestri attivi dalla fine del Quattrocento, la tarda età aragonese, fino alla morte di Gesualdo di Venosa. 

Dopo i saluti istituzionali di Carla Ciccarelli e Gaetano Panariello, rispettivamente presidente e direttore del San Pietro a Majella, sede ospitante i lavori di questa seconda giornata, la presidenza della prima sessione sarà affidata a John Griffiths.

La prima relazione è quella di Ronald Woodley, professore emerito al Conservatorio di Birmingham. Tra i maggiori esperti di Johannes Tinctoris, teorico fiammingo attivo alla corte aragonese di Napoli, Woodley tratterà gli ultimi anni di vita e di attività di questo musicista, da molti ritenuto iniziatore della scuola musicale di Napoli.

Attesissima la relazione di Jessie Ann Owens. Professore emerito alla Davis University della California, in assoluto la più grande esperta della figura e dell’attività del musicista fiammingo Cipriano De Rore, la Owens relazionerà sulla possibile presenza di Cipriano a Napoli.

Marco Mangani dell’Università di Firenze discuterà intorno a Jacques de Wert e su una possibile formazione meridionale di questo musicista. A Marco Bizzarini, ordinario alla Federico II di Napoli, è affidato lo studio dei madrigali di un ‘oscuro’ compositore di Bruxelles dal nome italianizzato di Francesco Menta. 

Un’inedita quanto suggestiva lettura delle canzoni moresche di Orlando di Lasso, tra i più celebri compositori fiamminghi attivi nella Napoli del Cinquecento (1549-1552 presso i marchesi d’Azzia della Terza) è affidata all’etnomusicologo Gianfranco Salvatore, professore all’Università del Salento.

 

La sessione pomeridiana, intitolata Stili e committenza, avrà inizio alle ore 15. Sempre presso la Sala Martucci del conservatorio di Napoli, presieduta da Marco Bizzarini, essa si aprirà con l’intervento di Cesare Corsi, bibliotecario del San Pietro a Majella, dedicato ai compositori fiamminghi attivi alle corti dei Sanseverino. Cecilia Luzzi, docente al Conservatorio di Cesena, tra le maggiori esperte di Filippo de Monte, discuterà dei madrigali di questo compositore e di possibili rapporti stilistici con la produzione madrigalistica della Napoli del tempo. Una delle più autorevoli studiose di Jean de Macque (Giovanni de Macque) protagonista assoluto del panorama culturale e musicale della Napoli di fine secolo, è Catherine Deutsch, professoressa all’Università della Lorena. Alla Deutsch è affidata la discussione intorno ad un repertorio del tutto inedito di Macque, i Madrigaletti et napolitane a sei voci, composti tra il 1581 ed il 1582. Una comunicazione di Marco Giuliani, relativa alla poderosa ricostruzione del catalogo completo delle opere di Macque, chiude la sessione. 

Le conclusioni del convegno, previste per le ore 17.00, sono affidate a mons. Vincenzo De Gregorio, già direttore dei conservatori di musica Avellino e di Napoli e preside dell’Istituto Pontificio di Musica Sacra. 

 

Alle ore 18.00 presso la Sala Martucci del Conservatorio di Napoli si terrà il concerto dell’Ensemble vocale del Conservatorio “D.Cimarosa” diretto dal maestro Rosario Totaro. L’ensemble, costituito da Italia Esposito, Laurapia Panarella, Carmela Torre, soprani; Rosa Acampora, Marianna Esposito, contralti; Valerio Ilardi, tenore; Roberto Gaudino, basso e dal maestro Ugo Di Giovanni al liuto, eseguirà brani di compositori fiamminghi come Orlando di Lasso e del tedesco Kapsperger, insieme a brani di autori napoletani e regnicoli come Giovan Tommaso di Maio, Giovanni Domenico da Nola, Pomponio Nenna e di Carlo Gesualdo di Venosa. 

 

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Il Comitato scientifico del convegno internazionale di studi è costituito da Marco Bizzarini dell’Università “Federico II” di Napoli, Dinko Fabris, professore all’Università della Basilicata e professore emerito della Leiden University, John Griffiths, professore all’Università di Melbourne e vice presidente della International Musicological Society, Agostino Ziino, Presidente della Fondazione Istituto Italiano per la Storia della Musica, e da Luigi Sisto, professore di Storia della Musica del Conservatorio “D. Cimarosa”.

Il coordinamento scientifico del convegno è affidato a Luigi Sisto

 

Promosso dal Conservatorio di Musica “D. Cimarosa” il convegno è finanziato con fondi del PNRR PROGETTO “DIGITAL AND INTERNATIONAL ARTS THROUGH AUGMENTED REALITY AND RESEARCH FOR YOUNG STUDENTS (ARTISTS) –

 

Il convegno è sotto il il patrocinio morale di 

MUR, Regione Campania, Provincia di Avellino

 

con il patrocinio scientifico di

Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella" di Napoli; Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ; Dipartimento per l’Innovazione Umanistica Scientifica e Sociale DIUSS dell’Università della Basilicata; Fondazione Istituto Italiano per la Storia della Musica di Roma; RicercarLab - Centre d’Études supérieures de la Renaissance (CNRS Université de Tours)

 

Segreteria organizzativa

Conservatorio Cimarosa di Avellino

www.conservatoriocimarosa.org

 

Coordinamento scientifico e contatti:

luigi.sisto@conservatoriocimarosa.org -

 

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